sabato 30 dicembre 2017

Gesù, maestro di trasgressione
21 dicembre 2017
Marco 7, 1-23, commento di Paolo Scquizzato, a San Rocco, 21 dicembre 2017

Il capitolo 7 comincia in greco con kai (= et, quindi), perciò si collega a ciò che precede (vedi): Gesù ha 1) moltiplicato i pani 2) guarito e perdonato.
Non doveva guarire! L'infermità è il castigo di Dio, da non togliere! Non doveva perdonare!
La sua prima colpa è l'aver guarito. Ma Gesù proclama: Dio non punisce perché è amore.
I discepoli di Gesù prendono cibo con mani impure. La versione Cei 2008 dice “cibo”, ma il greco dice “pani”, al plurale, riferito alla moltiplicazione, che appena precede nel racconto. Il contesto è eucaristico. Il senso in Marco è che i discepoli non si purificano prima dell'eucarestia.
Vediamo il cap. 6: prese il pane, benedizione, lo spezzò, lo fa distribuire ai discepoli. Ordina di dare i pani senza vedere chi è degno e chi no. Nell'eucarestia il pane va donato a tutti. Papa Francesco ha detto: c'è un ottavo sacramento, la “dogana pastorale”!
Puro-impuro non è una categoria previa al sacramento, ma successiva: dopo, fai un cammino di purificazione. I sacramenti non sono premi, ma doni. Dio non premia: ti ama anche se sei maledetto e impuro. Amare è un dono, non un premio.
I guardiani del tempio vogliono la purificazione previa, ma non c'è nella Torah questo comandamento. È nel Talmud. L'establishment religioso lo fa passare per comandamento di Dio. Gesù lo smonta: è soltanto volontà umana. Mette in discussione la tradizione fatta volontà di Dio.
Quante cose così nel cristianesimo! Quanta sofferenza e sensi di colpa inflitti per morbose prescrizioni umane! Era peccato mortale mangiare una fetta di salame il venerdì santo! Le prime donne che portavano i pantaloni attentavano alla morale! Poi, comparsa la minigonna, i pantaloni non erano più peccato! Gli anticoncezionali erano peccato grave, oggi li usano anche i cattolici. Nel 1964 il film di Pasolini “Il vangelo secondo Matteo” era vietato a tutti i cristiani perché blasfemo. Il 21 luglio 2014 l'Osservatore Romano lo definisce il miglior film su Gesù di tutti i tempi. Nel 1844 la libertà di coscienza è peccato gravissimo. Per Buonaiuti e tanti altri preti condannati ieri, oggi si parla di cause di beatificazione. I bambini morti senza battesimo andavano all'inferno (il limbo era praticamente lo stesso), ora Ratzinger ci ha detto che il limbo non esiste. Tante cose normali della vita, il ciclo mestruale, l'aver partorito, erano impurità, la puerpera doveva essere “rinchiesata” 1, riammessa in chiesa con un rito apposito. Follie di uomini passate per volontà di Dio!
Gesù ha visto lungo, ha trasgredito la volontà di uomini, ha toccato il Talmud, che era stato messo nella sfera delle cose di Dio. Chiama “ipocriti” quelli che lo criticano su di ciò, quindi teatranti, maschere che recitano una parte, mentre la realtà è un'altra.
La religione ha un potere devastante su uomini e donne con l'arma del peccato. Divide l'umanità, mentre Dio non vuole divisione. “Tu hai peccato, e io (religione) ti salvo, se passi da me”
Colossesi 2, 16-23: non lasciatevi fregare dalla religione! La maggior parte delle cose sono proibite, ma queste proibizioni non hanno alcun valore se non soddisfare la “carne”, cioè l'io.
È solo parola di uomo”. Tutto ciò che non matura, che non realizza l'uomo e la donna, va lasciato cadere. Anche se è nella Bibbia. Gesù svuota di divinità ciò che è solo umano. Korbàn (Marco 7,10 ss) era l'offerta sacra. Era dovere dei figli la cura economica del genitori vecchi. Ma l'offerta al tempio – cioè ai sacerdoti! - toglieva quel dovere: in nome di Dio! Per Gesù questo è follia!
Solo se si onora l'uomo si può onorare Dio. Gesù non ha dubbi: servire l'uomo prima di Dio. Servi l'uomo, e così servi Dio. Non arrivi all'uomo se soltanto servi Dio. Servi Dio nell'uomo.
Versetto 15: “non c'è nulla fuori dell'uomo che possa contaminarlo”. La Torah conteneva tante prescrizioni alimentari. Gesù osa toccare la Torah: non è vero! “Considerava puri tutti gli alimenti” (v. 19).
Cosa è parola di Dio, e cosa non lo è? Nella Torah ci sono parole che non sono parola di Dio. Altro che trasgressione! Gesù è l'unico interprete della Bibbia. È parola di Dio ciò che fa bene all'uomo, che lo fa felice, lo compie. Nella liturgia non è da dire sempre “parola di Dio” ad ogni lettura, ma “parola della Genesi”, “parola di Isaia”, ecc.
Gesù ci dice che può essere impuro non ciò che viene da fuori, ma ciò che esce dal cuore dell'uomo, ed elenca dodici atteggiamenti che possono rompere con Dio perché rompono la relazione umana. Il peccato non è un'offesa a Dio, perché l'amore non si offende. Unico grande peccato è la ferita inferta a chi mi sta accanto. In Matteo 19 Gesù elenca solo i comandamenti che hanno a che fare con il prossimo. L'amore è tutta la legge. Non cita i primi tre comandamenti nei confronti di Dio. Non credere in Dio non è peccato. L'unica offesa-peccato è nella sfera delle relazioni umane. Su di ciò Gesù lavora tantissimo, va molto contro la Torah.
Trans-gredire vuol dire avanzare per gradi. Se non avanza (la religione, la teologia) è fissazione. Gesù non sopporta la religione, non chiede di essere religiosi, né santi. “Siate misericordiosi”.
Gesù ha fatto tutto quello che la religione vieta di fare. Dice Alberto Masggi: “Gesù ha rotto con la religione, con lui è nata la fede”. La religione diceva maledetto l'uomo senza figli; Gesù, a quanto sappiamo dai vangeli, non si sposa e non ha figli. La religione diceva di non toccare il lebbroso; Gesù lo tocca. Esodo 34 diceva che solo Dio perdona; Gesù perdona senza condizioni 2. Gesù trasgredisce il sabato, lo fa apposta, provoca, fa una scampagnata di sabato in mezzo ai campi per una distanza proibita dalla legge: “Il sabato è per l'uomo, non l'uomo per il sabato”. La legge prescrive il digiuno il lunedì e giovedì; Gesù non digiuna mai, tanto che è soprannominato mangione e beone. Non c'è peccato che allontani da Dio, perciò Gesù frequenta i peccatori. L'amore trasgredisce. Fare esperienza di trasgressione. Stare dalla parte dell'uomo, contro i poteri forti, anche i poteri religiosi.

(appunti di Enrico Peyretti, che ha cercato di annotare tutto correttamente)
(ho gli appunti di altre due conferenze di Scquizzato su: Miracoli; Grano e zizzania)
1Un ricordo personale di me che batto gli appunti: un prete di Pisa giustificava questo rito di purificazione col fatto che la mamma, per il fatto di avere avuto un bambino, doveva pure “aver sentito un certo trasporto” per il marito. Capito? (e. p.)
2Anche noi discepoli, che abbiamo ricevuto lo Spirito santo, possiamo rimettere i peccati: Giovanni 20, 21-23 (e. p.)

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