sabato 7 novembre 2020

 

Religione

Un ateismo evangelico  (20 gennaio 2020)

Vediamo un enorme problema: il vangelo di Gesù è stato catturato dall'impero di Costantino, ingabbiato, se ne è fatta una "religione civile" dell'Occidente, e la chiesa ha creduto e dichiarato di essere il Regno di Dio in terra, ha creduto di poter governare tirannicamente le anime, e anche i corpi, dai roghi alla pedofilia sacra (potere abusivo del cosiddetto "sacerdote"). Su questa linea ci sono stati anche dei veri santi, tante persone buone (come in tutte le religioni o non religioni), ma l'immagine di Dio nel catechismo non è evangelica: un faraone che premia e condanna. Il papa un dio in terra, infallibile. Il vangelo ci è arrivato legato dentro questa gabbia. Giovanni XXIII e il Concilio lo hanno liberato, ma l'opposizione, sorda o sfacciata, falsa e potente (con denaro e politica) c'è, eccome! Anche Ratzinger ha sempre messo in sordina il Concilio, come una discontinuità che non avrebbe dovuto essere, come se la tradizione volesse dire continuazione identica. Tradizione è evoluzione, se è viva e non morta. La religione è la sistemazione umana-culturale-sociale di Dio, parola umana su Dio, e riti rassicurativi;  il vangelo è la parola differente, che viene dal Padre tramite Gesù e anche tramite altre luci interiori variamente espresse, e dunque il vangelo scompiglia la sistemazione religiosa. Non per nulla, clero e impero insieme hanno giustiziato Gesù con la pena degli schiavi ribelli.  Dio-padrone-giudice-mago viene demolito da Dio-Padre-umano-sofferente-misericordioso, che non condanna, ma dà il suo Spirito di amore, ad ogni cuore umano, che poi è libero in coscienza di viverlo come meglio crede.



E. P.

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