domenica 15 novembre 2020

20 11 15   Aprire l'animo, sentire insieme.

Queste due esperienze, quando possono avvenire, costituiscono l'amicizia.

Quando sono impedite, o quando c'è incapacità o nonvolontà di aprire e sentire, l'amicizia è impossibile. Rimane estraneità, solitudine amara, se non avversione.

Aprire e sentire sono le condizioni fondanti della relazione umana positiva, buona, felice, ad ogni scala: dai buoni rapporti personali, alla grande pace delle civiltà e delle politiche.

Aprire l'animo è possibile quando un altro animo rispetta, accoglie, ascolta, accompagna. Non si apre la propria intimità davanti ad un invasore. Ma aprire la porta di casa può anche svegliare un animo addormentato.

Ognuno sente più o meno, secondo la capacità di vibrare delle proprie corde intime. Chi sente da solo la bellezza della natura, o dell'arte, o dell'azione umana, vive un bene costruttivo. Chi sente queste bellezze insieme ad un'altra persona vive una costruzione comune, interpersonale. Sui successivi gradi di ampiezza dei rapporti, ciò fonda amicizia, amore, socialità, politica umana, civiltà planetaria. Il con-sentire sorge dalle profondità degli animi, non da regole sovrapposte o ideologie imposte.

L'antipatia è crisi di chi prova antipatia, ben più che dell'antipatico. Difetti e limiti di ciascuno chiedono ampiezza umana, capacità di tollerare e sostenere, pur senza concessioni indebite, senza dipingere di bello quel che è brutto, senza cessare di elaborare alternative.


Nessun commento:

Posta un commento