19 02 20 - Marco 8, 22-26 - Il protocollo chirurgico
[22] Giunsero a Betsàida,
dove gli condussero un cieco pregandolo di toccarlo.
[23] Allora preso il cieco per mano, lo condusse fuori del villaggio e, dopo avergli messo della saliva sugli occhi, gli impose le mani e gli chiese: "Vedi qualcosa?".
[24] Quegli, alzando gli occhi, disse: "Vedo gli uomini, poiché vedo come degli alberi che camminano".
[25] Allora gli impose di nuovo le mani sugli occhi ed egli ci vide chiaramente e fu sanato e vedeva a distanza ogni cosa.
[26] E lo rimandò a casa dicendo: "Non entrare nemmeno nel villaggio".
[23] Allora preso il cieco per mano, lo condusse fuori del villaggio e, dopo avergli messo della saliva sugli occhi, gli impose le mani e gli chiese: "Vedi qualcosa?".
[24] Quegli, alzando gli occhi, disse: "Vedo gli uomini, poiché vedo come degli alberi che camminano".
[25] Allora gli impose di nuovo le mani sugli occhi ed egli ci vide chiaramente e fu sanato e vedeva a distanza ogni cosa.
[26] E lo rimandò a casa dicendo: "Non entrare nemmeno nel villaggio".
Un miracolo in due tempi,
laborioso, non magico. Dopo la prima applicazione di saliva, Gesù
verifica il risultato con una domanda. Il cieco vede, ma piuttosto
male, distingue gli uomini dagli alberi solo perché camminano. Deve
avere una forte cataratta. Secondo toccamento (non chirurgico a modo
nostro, ma "chirurgia" vuol dire proprio "lavoro delle
mani"), e la vista è chiara, a distanza (vuol dire che è
rimasto presbite?). Interessante che, all'inizio, gli amici del cieco
chiedono a Gesù, non di guarrirlo, ma di toccarlo. Sanno che il suo
contatto risana. Confidano (come in altri casi già visti) che il suo
corpo, prima ancora della sua volontà, guarisca. E per prima cosa
Gesù prende il cieco per mano, e lo conduce a parte, proprio come si
fa con chi non vede il terreno. La mano supplisce agli occhi
mancanti. Mano-saliva-mani-domanda-mani-dimissioni, è la sequenza
delle operazioni di Gesù sul cieco, diremmo il protocollo
chirurgico.
Cosa può significare per
noi? Il contatto di guarigione con la persona di Gesù può essere
non fulmineo, ma graduale, con mezzi risultati, con ritorni, fino ad
un potere andare autonomi, con una luce propria ricevuta; andare a
casa propria, al proprio compito, senza nemmeno più il bisogno di
passare a Betsàida, forse perché Gesù non vuole clamore attorno al
miracolo, forse perché il guarito non ha più bisogno degli amici
che lo hanno condotto a Gesù.
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