mercoledì 27 febbraio 2019

19 02 28 Giovedì + Marco 9, 41-50 + Chiede molto, basta poco

[41] Chiunque vi darà da bere un bicchiere d'acqua nel mio nome perché siete di Cristo, vi dico in verità che non perderà la sua ricompensa.
[42] Chi scandalizza uno di questi piccoli che credono, è meglio per lui che gli si metta una macina da asino al collo e venga gettato nel mare.
[43] Se la tua mano ti scandalizza, tagliala: è meglio per te entrare nella vita monco, che con due mani andare nella Geenna, nel fuoco inestinguibile.
[44] .
[45] Se il tuo piede ti scandalizza, taglialo: è meglio per te entrare nella vita zoppo, che esser gettato con due piedi nella Geenna.
[46] .
[47] Se il tuo occhio ti scandalizza, cavalo: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, che essere gettato con due occhi nella Geenna,
[48] dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue.
[49] Perché ciascuno sarà salato con il fuoco.
[50] Buona cosa il sale; ma se il sale diventa senza sapore, con che cosa lo salerete? Abbiate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri".

Il vangelo esige molto – fino all'amore dei nemici -, ma riconosce anche il piccolo bene: un bicchiere dato con amore è il paradiso. "Nel mio nome" forse vuol dire: nello spirito di Gesù, anche se uno non lo conosce (Matteo 25). Sullo scandalo dei piccoli, doloroso tema attuale, si possono vedere testi importanti e rivelatori come quello di Rosanna Virgili in www.chiesadituttichiesadeipoveri.it .
I paradossi molto severi di Gesù indicano la gravità del far male ai piccoli, poveri, deboli. La minaccia dell'inferno vuol dire che Gesù ne afferma l'esitenza reale, come ci ha detto a lungo la tradizione? Il suo messaggio è bene e salvezza, non è condanna. L'immagine materiale dell'inferno può significare l'estrema caduta nel nulla, il fallimento di una vita che eventualmente rifiuti tutto il bene e faccia tutto il male.

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