giovedì 21 febbraio 2019

Venerdì 22 02 2019 Matteo 16,13-19

[13] Essendo giunto Gesù nella regione di Cesarèa di Filippo, chiese ai suoi discepoli: "La gente chi dice che sia il Figlio dell'uomo?".
[14] Risposero: "Alcuni Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti".
[15] Disse loro: "Voi chi dite che io sia?".
[16] Rispose Simon Pietro: "Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente".
[17] E Gesù: "Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli.
[18] E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa.
[19] A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli".
Oggi la liturgia romana festeggia la cattedra di san Pietro. Perciò si legge questo passo di Matteo.
Abbiamo letto ieri il parallelo in Marco 8, 27-33, che non ha il conferimento a Pietro delle chiavi del regno, che è qui nel v. 18 di Matteo. Queste parole si leggono in gigantesche lettere dorate sulla fascia interna della cupola di san Pietro in Vaticano: "Tu es Petrus et super hanc petram....". Si può pensare che la vera cattedra del primo degli apsotoli sia stata la sua fede, sincera e difettosa fino al triplice rinnegamento, ma poi testimoniata fino al martirio.
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