martedì 2 aprile 2019

19 04 03  +  Giovanni 5, 17-30  + Egli è l'immagine trasparente  


[17] Ma Gesù rispose loro: "Il Padre mio opera sempre e anch'io opero".
[18] Proprio per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo: perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio.
[19] Gesù riprese a parlare e disse: "In verità, in verità vi dico, il Figlio da sé non può fare nulla se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa.
[20] Il Padre infatti ama il Figlio, gli manifesta tutto quello che fa e gli manifesterà opere ancora più grandi di queste, e voi ne resterete meravigliati.
[21] Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi vuole;
[22] il Padre infatti non giudica nessuno ma ha rimesso ogni giudizio al Figlio,
[23] perché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato.
[24] In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita.
[25] In verità, in verità vi dico: è venuto il momento, ed è questo, in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio, e quelli che l'avranno ascoltata, vivranno.
[26] Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso al Figlio di avere la vita in se stesso;
[27] e gli ha dato il potere di giudicare, perché è Figlio dell'uomo.
[28] Non vi meravigliate di questo, poiché verrà l'ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e ne usciranno:
[29] quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna.
[30] Io non posso far nulla da me stesso; giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. 

 

Al precedente motivo di ostilità dei Giudei verso di lui, la violazione del sabato, Gesù ne aggiunge un altro: l'uguaglianza con Dio, che è suo Padre. La meditazione di Giovanni sviluppa questa realtà: Gesù opera con il Padre, conosce le sue opere di vita e le prosegue; è nel Figlio che si riconosce il Padre; al Figlio è affidato il giudizio su ogni vita. Egli agisce in unità perfetta con il Padre. Se ogni umano è immnagine di Dio, l'uomo Gesù è "l'immagine visibile e trasparente dell'invisibile volto di Dio" (Michele Do). Tutti gli umani cercano Dio. Ai cristiani è data la grazia di trovarlo nella vita e parole di Gesù, un incontro che è compito di testimonianza. 

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