venerdì 12 aprile 2019

19 04 12  +  Giovanni 10, 31-42  + Levarselo di torno

[31] I Giudei portarono di nuovo delle pietre per lapidarlo.
[32] Gesù rispose loro: "Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre mio; per quale di esse mi volete lapidare?".
[33] Gli risposero i Giudei: "Non ti lapidiamo per un'opera buona, ma per la bestemmia e perché tu, che sei uomo, ti fai Dio".
[34] Rispose loro Gesù: "Non è forse scritto nella vostra Legge: Io ho detto: voi siete dei?
[35] Ora, se essa ha chiamato dei coloro ai quali fu rivolta la parola di Dio (e la Scrittura non può essere annullata),
[36] a colui che il Padre ha consacrato e mandato nel mondo, voi dite: Tu bestemmi, perché ho detto: Sono Figlio di Dio?
[37] Se non compio le opere del Padre mio, non credetemi;
[38] ma se le compio, anche se non volete credere a me, credete almeno alle opere, perché sappiate e conosciate che il Padre è in me e io nel Padre".
[39] Cercavano allora di prenderlo di nuovo, ma egli sfuggì dalle loro mani.
[40] Ritornò quindi al di là del Giordano, nel luogo dove prima Giovanni battezzava, e qui si fermò.
[41] Molti andarono da lui e dicevano: "Giovanni non ha fatto nessun segno, ma tutto quello che Giovanni ha detto di costui era vero".
[42] E in quel luogo molti credettero in lui. 

 

Leggiamo il vangelo ogni giorno, come il cibo. Infatti, è pane di vita. I giudei qui rappresentano il mondo che non crede, che rifiuta Gesù, vuole lapidarlo, levarselo di torno, perché dice di essere la presenza di Dio. La religione vuole tenere Dio molto in alto, fuori, oggetto di omaggi, non criterio di vita quotidiana, non presenza nella carne. La lunga, dura controversia, dal cap. 8, riprende qui. E' la passione culminante, per ora in parole, che diventerà condanna fisica. Come in ogni processo siamo chiamati a decidere da che parte è la giustizia. Ne va di noi stessi.

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