19 04 08 + Giovanni 8, 12-20 + Ha la luce, e illumina
[12] Di nuovo Gesù parlò loro: "Io sono la luce del mondo; chi segue me,
non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita".
[13] Gli dissero allora i farisei: "Tu dai testimonianza di te stesso; la tua testimonianza non è vera".
[14]
Gesù rispose: "Anche se io rendo testimonianza di me stesso, la mia
testimonianza è vera, perché so da dove vengo e dove vado. Voi invece
non sapete da dove vengo o dove vado.
[15] Voi giudicate secondo la carne; io non giudico nessuno.
[16] E anche se giudico, il mio giudizio è vero, perché non sono solo, ma io e il Padre che mi ha mandato.
[17] Nella vostra Legge sta scritto che la testimonianza di due persone è vera:
[18] orbene, sono io che do testimonianza di me stesso, ma anche il Padre, che mi ha mandato, mi dà testimonianza".
[19]
Gli dissero allora: "Dov'è tuo padre?". Rispose Gesù: "Voi non
conoscete né me né il Padre; se conosceste me, conoscereste anche il
Padre mio".
[20] Queste parole Gesù le pronunziò nel luogo del
tesoro mentre insegnava nel tempio. Enessuno lo arrestò, perché non era
ancora giunta la sua ora.
Forse vale anche per questo brano, posto di seguito allo
sconcertante, per tutti gli spettatori, episodio dell'adultera salvata,
la piccola riflessione che ci veniva giovedì o venerdì su parti del cap.
7. Cresce l'ostilità verso Gesù da parte dei
censori, che presumono di sapere chi è e chi non è il messia, da chi può
venire o non venire la luce attesa. Essi non "conoscono" perché credono
di conoscere i criteri di verità. Perciò non sono consanguinei al Padre
della verità come è Gesù, che non è "venuto da sé", ma inviato dal
Veritiero. Non testimonia soltanto di se stesso, perché ha in sé la luce
della vita, e può illuminare ogni vita (cfr Giovanni 1,9). Luce è la
coscienza di essere uomo pienamente amato, ricolmato, nutrito,
vivificato dalla presenza viva del Padre in lui.
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