19 04 04 giovedì + Giovanni 5, 31-47 + L'uomo compiuto
[31] Se fossi io a render testimonianza a me stesso, la mia testimonianza non sarebbe vera;
[32] ma c'è un altro che mi rende testimonianza, e so che la testimonianza che egli mi rende è verace.
[33] Voi avete inviato messaggeri da Giovanni ed egli ha reso testimonianza alla verità.
[34] Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché possiate salvarvi.
[35] Egli era una lampada che arde e risplende, e voi avete voluto solo per un momento rallegrarvi alla sua luce.
[36]
Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere
che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto
facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato.
[37] E
anche il Padre, che mi ha mandato, ha reso testimonianza di me. Ma voi
non avete mai udito la sua voce, né avete visto il suo volto,
[38] e non avete la sua parola che dimora in voi, perché non credete a colui che egli ha mandato.
[39]
Voi scrutate le Scritture credendo di avere in esse la vita eterna;
ebbene, sono proprio esse che mi rendono testimonianza.
[40] Ma voi non volete venire a me per avere la vita.
[41] Io non ricevo gloria dagli uomini.
[42] Ma io vi conosco e so che non avete in voi l'amore di Dio.
[43] Io sono venuto nel nome del Padre mio e voi non mi ricevete; se un altro venisse nel proprio nome, lo ricevereste.
[44] E come potete credere, voi che prendete gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che viene da Dio solo?
[45]
Non crediate che sia io ad accusarvi davanti al Padre; c'è già chi vi
accusa, Mosè, nel quale avete riposto la vostra speranza.
[46] Se credeste infatti a Mosè, credereste anche a me; perché di me egli ha scritto.
[47] Ma se non credete ai suoi scritti, come potrete credere alle mie parole?".
La meditazione di Giovanni sulla persona di Gesù, di cui vede e
comprende l'intima coscienza, afferma la sua piena unità con il Padre.
Dio è con tutti, intimo a tutti noi, non è sovrano lontano. Ma è con
Gesù in modo così pieno e fedele da renderlo la presenza personale
stessa del Padre nell'uomo Gesù, tra noi, nella nostra carne, uomo così
realizzato e compiuto da essere il nuovo Adamo, l'uomo come il Padre
l'ha pensato e chiamato ad essere. Gesù ci salva perché realizza la
nostra umanità, se camminiamo verso un vivere come ha vissuto lui, di
amore che cresce verso la pienezza, una vita che non muore.
Nessun commento:
Posta un commento