sabato 7 novembre 2020

 

Sul vangelo   (giugno 2020)

Non parlo del cristianesimo, del sistema cristiano, dell'occidente. No, mi chiedo del vangelo.

Mi chiedo e mi richiedo che cosa è, in sostanza, il vangelo. Una risposta provvisoria:

C'è l'esperienza del male, c'è l'offesa profonda, mortale, che il male ci fa, anche quando non tocca noi. E' uno spettacolo osceno, disperante, ci abbatte.

C'è l'esperienza della nostra fragilità, della precarietà, anche del male che sappiamo fare, non solo patire.

C'è l'esperienza del poggiare sul nulla, come esserci troppo sporti dal balcone.... dell'essere un nulla di passaggio.

Eppure siamo un nulla invocante. Anche questa è esperienza reale. Non ci rassegniamo davvero a non vivere.

Siamo troppo appassionati alla vita, anche quando la malediciamo. Il suicidio è una protesta. Chi è rassegnato al nulla non protesta. Chi non protesta non è mai nato.

La protesta è una fede. Se non vede, tasta attorno come fanno i ciechi, perché sa che toccherà. La fede attende un vangelo, una notizia del bene. Profeti del bene sono comparsi nella storia umana, qua e là, noti, ignoti, più credibili, meno credibili, alcuni anche ingannevoli, profittatori, altri portatori di luce.

Noi, in questa parte del mondo e del tempo, abbiamo sentito parlare di Gesù di Nazareth. Ci è arrivata notizia anche per vie non pulite, di commercio e di potere. Ma anche per mezzo di umili testimoni, con una vita dentro.

Diceva Gesù:  "Voi che soffrite, che siete calpestati, sappiate che il Bene esiste. Non disperate. Per voi c'è la beatitudine, la vita piena. Questa vita viene, è dentro di voi. Vi do questo annuncio felice: la verità-amore esiste, vive, è con voi, è per voi".

Questa parola la viveva: chi lo avvicinava trovava il bene. Questa parola l'ha vissuta fino in fondo: per non rinnegarla davanti alla violenza del potere, che si fa padrone della verità manipolata, ha accettato la condanna più atroce, la dannazione.

Ma quella parola vissuta è arrivata a noi. La condanna non l'ha spenta, l'ha ravvivata, come il vento sulla fiamma.

Noi la ascoltiamo. Forse possiamo viverla. Forse è possibile vivere. Intanto ascoltiamola.

e. p.

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