19 03 04 lunedì + Marco 10,
17-27 + Santità e patrimonio
[17] Mentre usciva per
mettersi in viaggio, un tale gli corse incontro e, gettandosi in
ginocchio davanti a lui, gli domandò: "Maestro buono, che cosa
devo fare per avere la vita eterna?".
[18] Gesù gli disse: "Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo.
[19] Tu conosci i comandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non dire falsa testimonianza, non frodare, onora il padre e la madre".
[20] Egli allora gli disse: "Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza".
[21] Allora Gesù, fissatolo, lo amò e gli disse: "Una cosa sola ti manca: và, vendi quello che hai e dàllo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi".
[22] Ma egli, rattristatosi per quelle parole, se ne andò afflitto, poiché aveva molti beni.
[23] Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: "Quanto difficilmente coloro che hanno ricchezze entreranno nel regno di Dio!".
[24] I discepoli rimasero stupefatti a queste sue parole; ma Gesù riprese: "Figlioli, com'è difficile entrare nel regno di Dio!
[25] È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio".
[26] Essi, ancora più sbigottiti, dicevano tra loro: "E chi mai si può salvare?".
[27] Ma Gesù, guardandoli, disse: "Impossibile presso gli uomini, ma non presso Dio! Perché tutto è possibile presso Dio".
[18] Gesù gli disse: "Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo.
[19] Tu conosci i comandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non dire falsa testimonianza, non frodare, onora il padre e la madre".
[20] Egli allora gli disse: "Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza".
[21] Allora Gesù, fissatolo, lo amò e gli disse: "Una cosa sola ti manca: và, vendi quello che hai e dàllo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi".
[22] Ma egli, rattristatosi per quelle parole, se ne andò afflitto, poiché aveva molti beni.
[23] Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: "Quanto difficilmente coloro che hanno ricchezze entreranno nel regno di Dio!".
[24] I discepoli rimasero stupefatti a queste sue parole; ma Gesù riprese: "Figlioli, com'è difficile entrare nel regno di Dio!
[25] È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio".
[26] Essi, ancora più sbigottiti, dicevano tra loro: "E chi mai si può salvare?".
[27] Ma Gesù, guardandoli, disse: "Impossibile presso gli uomini, ma non presso Dio! Perché tutto è possibile presso Dio".
La prima cosa da notare è
lo zelo di quel "tale" (vale a dire, può essere ognuno di
noi) che ferma Gesù mentre si incammina, gli corre incontro, si
butta in ginocchio, lo chiama maestro e buono (non è un po'
esagerato nei gesti? non c'è un po' di esibizione?). Chiede tutto:
la via per la vita eterna! Per prima cosa, Gesù lo smonta: "Perché
esageri nel lodarmi? Andiamo al sodo: il necessario lo sai: non fare
il male, rispetta tutti". "Ma io sono a posto, in queste
cose" risponde l'uomo. Più o meno sinceramente, vuole qualcosa di più, vorrebbe sentirsi perfetto. Tra poco capiremo che tipo è:
abituato ad avere tutto. "Allora, se sei a posto con la legge –
gli dice Gesù – ti manca solo una cosa: regala tutto ai poveri".
Cioè, supera le regole della correttezza, non accontentarti di non
fare il male, lascia libero l'amore donativo, non occuparti della tua
perfezione. E' il comandamento aggiunto ai dieci, la nuova legge
libera, che segue le beatitudini: "Dai senza nulla attendere,
fai come fa il Padre, e sarai simile a lui". Si diventa perfetti
quanto meno ci si occupa di essere perfetti. Ma il ricco nel cuore
vorrebbe solo aggiungere la santità al suo patrimonio, e questo è
impossibile! Il patrimonio attaccato al cuore è un ingombro troppo
grosso alla porta del Regno. Ma Dio può far tutto, persino questo
miracolo. Meno male!
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