giovedì 28 marzo 2019

Marco 12, 28b-34

[28] Allora si accostò uno degli scribi che li aveva uditi discutere, e, visto come aveva loro ben risposto, gli domandò: "Qual è il primo di tutti i comandamenti?".
[29] Gesù rispose: "Il primo è: Ascolta, Israele. Il Signore Dio nostro è l'unico Signore;
[30] amerai dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza.
[31] E il secondo è questo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Non c'è altro comandamento più importante di questi".
[32] Allora lo scriba gli disse: "Hai detto bene, Maestro, e secondo verità che Egli è unico e non v'è altri all'infuori di lui;
[33] amarlo con tutto il cuore, con tutta la mente e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso val più di tutti gli olocausti e i sacrifici".
[34] Gesù, vedendo che aveva risposto saggiamente, gli disse: "Non sei lontano dal regno di Dio". E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.


Quello scriba è sincero, la domanda questa volta non è una trappola. Fra tanti precetti della religione, qual è il più importante, quello che è fondamento di tutte le altre cose, e non può mancare, a differenza di altri dettagli religiosi? Gesù risponde con l'appello antico ad Israele e ricorda i due comandamenti grandi: riconoscere e amare Dio con tutto se stesso, amare il prossimo come se stesso. Inscindibili l'uno dall'altro. Il secondo dimostra l'autenticità del primo. Lo scriba è contento: adesso fa un po' il professore che promuove l'alunno, anche se lo chiama Maestro. E ripete alla lettera la risposta di Gesù, ma è interessante quel che aggiunge: olocausti e sacrifici, i riti religiosi, anche sinceri, valgono meno, vengono dopo, non valgono senza l'adempimento dei due precetti massimi inscindibili. "Non sei lontano dal regno di Dio", conclude Gesù, vero maestro,che non lascia allo scriba l'ultimo giudizio sulla propria risposta. Vorrei poter ricordare quello che udii, su queste parole, da padre Ernesto Balducci in una omelia a Fiesole. Mi pare che l'idea fosse: conoscere bene i grandi comandamenti ti mette sulla strada giusta, viverli è camminare verso il regno.


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