19 03 20
+ Matteo 20, 17-28 + Una
società di fratelli
[17] Mentre
saliva a Gerusalemme, Gesù prese in disparte i dodici e lungo la via
disse loro:
[18] "Ecco, noi stiamo salendo a Gerusalemme e il Figlio dell'uomo sarà consegnato ai sommi sacerdoti e agli scribi, che lo condanneranno a morte
[19] e lo consegneranno ai pagani perché sia schernito e flagellato e crocifisso; ma il terzo giorno risusciterà".
[20] Allora gli si avvicinò la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli, e si prostrò per chiedergli qualcosa.
[21] Egli le disse: "Che cosa vuoi?". Gli rispose: "Dì che questi miei figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno".
[22] Rispose Gesù: "Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?". Gli dicono: "Lo possiamo".
[23] Ed egli soggiunse: "Il mio calice lo berrete; però non sta a me concedere che vi sediate alla mia destra o alla mia sinistra, ma è per coloro per i quali è stato preparato dal Padre mio".
[24] Gli altri dieci, udito questo, si sdegnarono con i due fratelli;
[25] ma Gesù, chiamatili a sé, disse: "I capi delle nazioni, voi lo sapete, dominano su di esse e i grandi esercitano su di esse il potere.
[26] Non così dovrà essere tra voi; ma colui che vorrà diventare grande tra voi, si farà vostro servo,
[27] e colui che vorrà essere il primo tra voi, si farà vostro schiavo;
[28] appunto come il Figlio dell'uomo, che non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto per molti".
[18] "Ecco, noi stiamo salendo a Gerusalemme e il Figlio dell'uomo sarà consegnato ai sommi sacerdoti e agli scribi, che lo condanneranno a morte
[19] e lo consegneranno ai pagani perché sia schernito e flagellato e crocifisso; ma il terzo giorno risusciterà".
[20] Allora gli si avvicinò la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli, e si prostrò per chiedergli qualcosa.
[21] Egli le disse: "Che cosa vuoi?". Gli rispose: "Dì che questi miei figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno".
[22] Rispose Gesù: "Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?". Gli dicono: "Lo possiamo".
[23] Ed egli soggiunse: "Il mio calice lo berrete; però non sta a me concedere che vi sediate alla mia destra o alla mia sinistra, ma è per coloro per i quali è stato preparato dal Padre mio".
[24] Gli altri dieci, udito questo, si sdegnarono con i due fratelli;
[25] ma Gesù, chiamatili a sé, disse: "I capi delle nazioni, voi lo sapete, dominano su di esse e i grandi esercitano su di esse il potere.
[26] Non così dovrà essere tra voi; ma colui che vorrà diventare grande tra voi, si farà vostro servo,
[27] e colui che vorrà essere il primo tra voi, si farà vostro schiavo;
[28] appunto come il Figlio dell'uomo, che non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto per molti".
Il carrierismo ecclesiastico
comincia quando la chiesa non c'è ancora, non ci sono graduatorie se
non di "in-carichi", cioè pesi e compiti, non ci sono
eccellenze, né vice-presidenze. E comincia proprio appena Gesù ha
preannunciato il suo atroce fallimento umano. Ma è come se non
avessero sentito. O hanno sentito solo "il terzo giorno
risusciterà", pensando ad un facile lieto fine. "Voi non
sapete..." - risponde Gesù – "potete bere il calice che
io bevo?". "Eccome!" rispondono troppo in fretta i due
figli raccomandati dalla mamma (come farebbe ogni mamma che vede i
figli entrare in una nuova organizzazione, e li spera in buona
posizione). C'è anche l'imvidia degli altri dieci. Gesù, con molta
pazienza, invita tutti a fare un paragone: "guardate cosa
succede nelle nazioni, negli stati politici: regna la logica del
potere: chi assume funzioni pubbliche le intende ed esercita come
dominio, con volontà di potenza, non di bene comune; accentrano il
potere in se stessi, non lo distribuiscono a tutti cone possibilità,
come potere di vivere giustamente. Vista questa realtà ricorrente,
voi fate il contrario: tra voi chi ha un compito lo svolga come
servizio agli altri". Quanto è ancora tristemente presente
questa realtà, nonostante giuste aspirazioni umane e qualche
progresso nella storia! Quanto è attuale, proprio nelle chiese, quel
"Non così tra voi!". Gesù scongiura dall'inizio il
clericalismo, la creazione di un ceto separato e sacro, che pecca
contro la fraternità evangelica. Le recenti scoperte e denunce di
abusi ecclesiastici, mostrano che si tratta di abusi di potere, e di
influenza indebita sulle coscienze, prima che di sesso, che ne è la
conseguenza. La via di Gesù, di lui per noi, e proposta a noi, è di
servire tutti con tutta la propria vita, da fratelli, non da
superiori.
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