Matteo 5
[17] Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto per abolire, ma per dare compimento.
[18] In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto.
[19] Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti, anche minimi, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel regno dei cieli.
Qualcuno accusa Gesù di abolire la
Legge e i Profeti. No, la sua missione è in continuità con la storia
spirituale del suo popolo, ma non è una pura ripetizione. E' un
compimento. Trovo nel commento di Rosalba Manes; "Compimento significa
riempire, offre l'idea di sovrabbondanza, e significa anche realizzare,
nel senso di mettere in pratica". La permanenza di ogni valore della legge nel compimento, è certa
come il cielo e la terra. Ogni precetto, anche minimo, è da non
trasgredire, ma lo slancio vitale verso la pienezza (ciò che i teologi
morali chiamano "l'opzione fondamentale" buona), ricolma le cadute, e
non esclude dal regno dei cieli. Ma si veda anche il v. 20, che segue e
completa, più severo: la giiustizia che ci diamo da soli, sul nostro
calcolo, non ci salva.
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