sabato 9 marzo 2019

19 03 09 + Luca 5, 27-32 + Noi, Gesù, i pubblicani

[27] Dopo ciò egli uscì e vide un pubblicano di nome Levi seduto al banco delle imposte, e gli disse: "Seguimi!".
[28] Egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì.
[29] Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C'era una folla di pubblicani e d'altra gente seduta con loro a tavola.
[30] I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: "Perché mangiate e bevete con i pubblicani e i peccatori?".
[31] Gesù rispose: "Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati;
[32] io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori a convertirsi".


Guardo il commento di Rosanna Virgili. Un pubblicano era sospetto, impuro, collaborazionista. Gesù lo vede e lo chiama. Levi lo segue prontamente, ma non nel cammino, bensì lo invita solennemente a casa sua, con i suoi colleghi e amici, ugualmente impuri. Gesù accetta e si porta anche i discepoli. Mangiare con loro era vietato dalla legge di Mosè. Mangiare mette in contatto l'esterno con l'interno, quindi riguarda non solo la salute fisica (lavarsi bene mani e braccia), come per noi, ma la salute interiore, è quindi un fatto religioso: è un fatto di comunione con i commensali, una mescolanza di vita. Così sarà appunto l'eucarestia.. E' un contatto-comunione fisica. Abbiamo visto che Gesù guarisce anche col semplice contatto del suo corpo. Gesù supera quella legge di purità, e la fa superare ai discepoli. Nella disputa che segue dice di stare come medico con i peccatori, superando la paura e l'esclusione. Che cosa significa questo per la chiesa di oggi e per noi singoli cristiani? Chi sono i pubblicani? Quali sono i contatti? Qual è la legge di esclusione? Che fare noi per fare come Gesù?

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