Porti, porte,
teste, cuori
Allora, il capitano
della nave, fatti scendere nella sua scialuppa i naufraghi che aveva
salvato,
entrò nel porto proibito. Stando in piedi a prua, gridava nel
megafono:
"Io obbedisco alla
legge del mare, che comanda di salvare vite umane, più che
salvare se stessi dalla vostra legge. Questo porto di salvezza
appartiene a tutti quanti hanno diritto alla salvezza. Se
siete più feroci degli abissi mortali, sparatemi. Se siete più
duri della terra da cui queste persone fuggono, e se ne avete
la sfrontatezza, arrestatemi. Se non siete umani, respingete
esseri umani in cerca di umanità".
Un ministro in
divisa nera, diede un ordine. Molti, sulla banchina, nella
città, in tutto il paese, videro e credettero, capirono.
(Enrico Peyretti)
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